Una polvere inattesa si aggira per Roma e minaccia di espandersi all’Italia intera. La prima a respirarla è stata Tiziana. Camminava su un marciapiede di Monte Mario quando un bigliettone da 500 euro le ha attraversato la strada. Come ci saremmo comportati al suo posto? Meglio non chiederselo. Tiziana è una laureata in Lettere disoccupata da sei mesi, quel denaro in cerca di portafogli le avrebbe fatto comodo. Invece, chiaramente sotto l’effetto del virus, ha compiuto un esercizio desueto e bizzarro. Si è messa nei panni del prossimo. Ha pensato: e se questi soldi appartenessero a qualcuno che ne ha più bisogno di me? Se fossero la pensione di una donna anziana e sola, che adesso li starà cercando dappertutto? Così ha tolto i 500 euro dal marciapiede e li ha affidati al commissariato più vicino.
Questo per dire a quali livelli di umanità possa ridurci questo virus, una volta contratto. Sorprende, fra l’altro, la rapidità del contagio. Mentre Tiziana usciva dal commissariato, tre commesse di una libreria della stazione Termini fermavano una pattuglia di carabinieri per consegnare una borsetta ripiena di contanti e gioielli. A dimenticarla accanto allo scaffale dei libri era stata una viaggiatrice di Alessandria, distratta dal piacere della lettura (forse un effetto collaterale della pandemia). Ma cosa sta succedendo? Che il vaccino di cinismo e avidità somministrato quotidianamente dai potenti attraverso la tv non sortisca più effetto? Bisognerà dunque rassegnarsi all’ineluttabile: il virus della compassione è fra noi e colpisce soprattutto le donne.
dal Buongiorno di Massimo Gramellini de LASTAMPA del 16/02/2011
...non pensate che contrarre un virus del genere sia una fortuna? può darsi che qualcuno abbia le difese immunitarie alte e non se ne possa ammalare tanto facilmente ma personalmente sento che ne valga la pena anche solo provare a contagiarlo...Sì perchè più il contagio si diffonderà più ci sarà un ritorno di energia positiva per tutti...un po'come l'amore...e per l'intera società.
Elena