La Stagione 2011/2012 che presentiamo oggi -dichiara Evelina Christillin, Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino- è il frutto del lavoro di quattro anni per me pieni di emozioni; siamo infatti alla scadenza del nostro mandato come Consiglieri dello Stabile, e credo davvero sia tempo di bilanci.
Bilanci artistici, prima di tutto, con la direzione di Mario Martone, che ha programmato cartelloni importanti, capaci di guadagnarsi premi, plauso della critica e soprattutto partecipazione del pubblico, cresciuto sia nel numero di abbonati e di biglietti venduti, sia nella percentuale di occupazione dei nostri teatri, sia negli incassi.
Quattro anni in cui lo Stabile ha saputo, con l’impegno dei suoi dipendenti e degli artisti scritturati, raddoppiare la propria produttività, arrivando ad aprire il sipario, in sede e in tournée, quasi cinquecento volte a stagione, grazie anche alla nascita di Prospettiva, che in autunno porta in Città il meglio della scena teatrale contemporanea italiana e internazionale, e all’approdo di Torinodanza, la più autorevole rassegna di danza italiana che dialoga intensamente con l’eccellenza della danza europea.Due festival in grado di rafforzare la vocazione internazionale dello Stabile, che nei prossimi mesi esporterà in prestigiose sedi estere le proprie produzioni.
02 / 05 / 2011 - Sulla linea di una sempre maggiore internazionalizzazione della Città, anche la Stagione 2011/2012 del Teatro Stabile di Torino guarda ai grandi interpreti che si muovono a cavallo tra cinema e teatro come oltre confine, con una serie di nuove produzioni che sicuramente andranno incontro ai gusti e alle aspettative di un pubblico sempre più numeroso ed esigente.
La sfida della globalizzazione anche nella cultura impone un rinnovato impegno e nuovi traguardi, e proprio in questa direzione nasce un felice mix di proposte che tiene conto dei vari paesaggi teatrali europei ponendo per contro un particolare accento sulle più propositive realtà del nostro territorio che si sono imposte per meriti e qualità nel panorama nazionale.
Nella prossima Stagione il Teatro Stabile proporrà 7 nuove produzioni, che debutteranno a Torino in prima nazionale, e 6 riprese che animeranno i palcoscenici delle principali città italiane.
La Stagione 2011/2012 del Teatro Stabile -scrive Mario Martone, Direttore del Teatro Stabile di Torino- si presenta in un certo senso divisa in due parti. La prima è ancorata al lungo viaggio italiano che abbiamo intrapreso all’inizio della mia direzione e approdato nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e fa parte integrante del 2011. […]L’attività internazionale del Teatro Stabile di Torino -membro della prestigiosa Unione dei Teatri d’Europa (UTE)- nella nuova Stagione si lega non soltanto agli spettacoli di Prospettiva, ma anche alla conclusione del progetto biennale Fatzer geht über die Alpen. Eine theatrale Erprobung, messo in atto a partire dal gennaio 2010, che condurrà alla coproduzione con la Volksbühne di Berlino del Fatzer Fragment di Bertolt Brecht. Dopo il debutto berlinese, alla Cavallerizza Reale - Maneggio, andranno in scena, in prima nazionale, i due Fatzer Fragment del drammaturgo tedesco: il primo con la regia di Fabrizio Arcuri (6 - 8 febbraio) e il secondo curato da René Pollesch (10 - 12 febbraio).
Il cuore della stagione, e cioè le sue produzioni, fioriscono nella seconda parte.
Lo Stabile presenterà in prima assoluta, al teatro Carignano, l’edizione italiana di The Coast of Utopia di Tom Stoppard. Si tratta di uno dei testi più imponenti e importanti scritti negli ultimi decenni, una trilogia che penetra il mondo dei rivoluzionari dell’Ottocento attraverso le pieghe umane oltre che politiche ispirate da quello scrittore meraviglioso che è Alexander Herzen. Stoppard rilegge Herzen e compone da par suo un affresco in cui sfilano figure indimenticabili di uomini e donne colte su La sponda dell’utopia, così come recita il titolo della versione italiana che avrà la regia di Marco Tullio Giordana.
Un tale progetto, che finora è stato realizzato a Londra, a New York e a Tokyo, è reso possibile dalla collaborazione tra gli Stabili di Torino e di Roma e dal coraggio e dalla tenacia di Michela Cescon con la sua Zachar Produzioni: un’altra piemontese d’adozione di grande valore. La sponda dell’utopia si compone di tre parti, ciascuna parte viene rappresentata singolarmente, e la messa in scena si compone quindi di un ciclo di tre serate. La compagnia, in via di formazione, schiera diversi assi raccolti intorno a Marco Tullio Giordana (Alessio Boni, Valentina Cervi, Michela Cescon, Luigi Diberti, Jasmine Trinca e Luca Zingaretti), che torna al Carignano che fu la casa della sua prima regia teatrale, con Morte di Galeazzo Ciano di Enzo Siciliano.
L’altra importante produzione dello Stabile va in scena a maggio, ed è il gran titolo di Macbeth per la regia di Andrea De Rosa con Giuseppe Battiston e Frédérique Loliée. I nomi dei protagonisti dicono molto di questo progetto: De Rosa vanta, dall’Elettra di Hofmannsthal al Manfred di Byron, un percorso torinese di grandi approfondimenti nei testi che scandagliano il profondo oscuro dell’animo umano attraverso la rappresentazione teatrale, ed è stato regista di un bellissimo Macbeth verdiano; la sua musa Frédérique Loliée coglie con questo testo un appuntamento molto importante del suo percorso di attrice; Giuseppe Battiston si misura con un personaggio che gli darà modo di sviscerare tutte le sue grandissime doti d’attore.
La Scuola per Attori prosegue la sua missione formativa sotto la direzione di Valter Malosti che, accanto alla riproposta dello spettacolo Shakespeare/Venere e Adone, darà vita a un vero e proprio “Cantiere Shakespeare” che vedrà coinvolti gli allievi della Scuola. Il frutto del triennio in corso potrà essere apprezzato dal nostro pubblico alla Cavallerizza Reale, dal 22 maggio al 3 giugno 2012, quando gli allievi debutteranno in prima nazionale da professionisti in Un sogno di una notte di mezza estate.
Si conferma nelle nuove produzioni proposte da Mario Martone la sinergia e il dialogo con gli artisti e le compagnie del territorio: il Teatro Gobetti ospiterà il 31 gennaio 2012 la prima nazionale di Mala polvere liberamente tratto dall’omonimo libro di Silvana Mossano, un progetto di Laura Curino, Lucio Diana, Alessandro Bigatti, Elisa Zanino, interpretato da Laura Curino (repliche fino al 12 febbraio); dal 21 febbraio al 4 marzo il debutto nazionale del nuovo spettacolo dei Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Edipo Re di Sofocle con la regia di Marco Isidori e La bottega del caffè di Luca Scarlini da Carlo Goldoni, per la regia di Beppe Rosso, interpretato dallo stesso Rosso e da Elia Schilton (7 marzo - 1 aprile).
Dopo l’ottima accoglienza della scorsa Stagione, torna al Teatro Carignano, dal 28 febbraio all’11 marzo, Rusteghi. I nemici della civiltà tratto da Carlo Goldoni, con la regia di Gabriele Vacis; sul palcoscenico delle Fonderie Limone verrà ripreso lo spettacolo Il segno del chimico - dialogo con Primo Levi curato e interpretato da Valter Malosti (13 - 14 marzo); al Teatro Carignano e alle Fonderie Limone verrà riproposto, nel periodo gennaio - maggio 2012, Pinocchio con la regia di Eleonora Moro.
Oltre alla tournée tedesca del Fatzer Fragment, saranno cinque le produzioni in tournée in Italia: Rusteghi. I nemici della civiltà da Carlo Goldoni, regia di Gabriele Vacis, con Eugenio Allegri, Mirko Artuso, Natalino Balasso, Jurij Ferrini; Signorina Giulia di August Strindberg, uno spettacolo di Valter Malosti, con Valeria Solarino e lo stesso Malosti; Mala polvere con Laura Curino; Tradimenti di Harold Pinter, regia di Andrea Renzi, con Nicoletta Braschi, Enrico Ianniello, Tony Laudadio; 18 mila giorni testo originale di Andrea Bajani, regia Alfonso Santagata, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa.
La Stagione del Teatro Stabile di Torino, dopo il successo delle precedenti edizioni, si aprirà nuovamente con Prospettiva: il festival d’autunno - che si svolgerà nel mese di ottobre - si comporrà di oltre trenta appuntamenti ed occuperà, come di consueto, tutti gli spazi del Teatro Stabile, potendo contare anche quest’anno su numerose e fruttuose collaborazioni. Ideato da Mario Martone e Fabrizio Arcuri, Prospettiva 150 affronta, nel quadro del 150° dell’Unità d’Italia, il tema degli “stranieri in patria”:
la scelta non è dettata solamente dalla cronaca, ma trova le sue ragioni nelle necessità di confronto. La terza edizione di Prospettiva, perseguendo la scelta di non siglare il festival con un ordine numerico consecutivo, sarà caratterizzata dal 150, evidenziando come sempre la scelta di senso che ha accompagnato la sua programmazione. […] Il file rouge che legherà la maggior parte degli spettacoli del festival riunirà in un’unica espressione il senso di appartenenza e il suo contrario. Stranieri in patria come clandestini o congiuranti, come giovani, come artisti, come chiunque in qualunque luogo non riesca a sentirsi a casa propria.
Sui palcoscenici si alterneranno alcuni grandi nomi del panorama teatrale internazionale come Guy Cassier (Belgio), Thomas Ostermeier (Germania), Pete Brooks (Gran Bretagna), Joël Pommerat (Francia) e Yana Ross (Russia). Stranieri saranno i giovani gruppi italiani come Anagoor e Pathosformel, i nostri autori in altri paesi, come Luchino Visconti portato in scena dalla giovane regista polacca Maja Kleczewska, o Pier Paolo Pasolini, i cui testi compongono alcune parti fondamentali dello spettacolo di Johan Simons (Olanda), stranieri gli attori della Compagnia della Fortezza di Armando Punzo.
Controversi e stranieri in patria i molti autori, i cui testi comporranno il programma, da Herbert Achternbusch ad Elfriede Jelinek, da Antonio Tarantino a Wajdi Mouawad. Stranieri, infine, i linguaggi scelti da alcune compagnie, che porteranno sul palcoscenico la televisione, il cinema, la musica e i social network.L’inaugurazione della Stagione sarà affidata ad Anna Bonaiuto straordinaria protagonista dello spettacolo La belle joyeuse di Gianfranco Fiore - racconto di una delle figure chiave del Risorgimento, la “prima donna d’Italia” Cristina Trivulzio principessa di Belgiojoso - che debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano il 3 novembre 2011 (repliche fino al 6 novembre).
La Stagione 2011/2012 del Teatro Carignano sarà dedicata ai più celebri e importanti attori della scena italiana e alle grandi produzioni: la storica sala torinese sarà, per il vasto pubblico, il luogo di un lungo viaggio nell’arte della recitazione e nei più interessanti allestimenti che il teatro italiano propone per questa nuova stagione. Dopo l’apertura con La belle joyeuse il mese di dicembre vedrà protagonisti Nello Mascia e Galatea Ranzi nel debutto in prima nazionale di Natale in casa Cupiello di De Filippo, con la regia di Pietro Carriglio (8 - 20 novembre); Cristina Pezzoli nella direzione di Spettri di Henrik Ibsen (22 - 27 novembre); la nuova edizione de La Princesse de Milan della Compagnia francese Karine Saporta (2 - 4 dicembre) presentata in prima italiana nell’ambito di Torinodanza; Eros Pagni in Misura per misura di Shakespeare (6 - 18 dicembre) e Paolo Poli con Il mare da Anna Maria Ortese (27 dicembre 2011 - 8 gennaio 2012). Si prosegue con Elettra di Hugo von Hofmannsthal, con Elisabetta Pozzi (10 - 22 gennaio); Servo di scena di Ronald Harwood, diretto e interpretato da Franco Branciaroli (24 gennaio - 5 febbraio); Diceria dell’untore dal romanzo di Gesualdo Bufalino, con protagonisti Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta (7 - 12 febbraio). Sempre a febbraio andranno in scena Blackbird di David Harrower, con Massimo Popolizio per la regia di Lluís Pasqual (14 - 26 febbraio) e Rusteghi - I nemici della civiltà da Carlo Goldoni, regia di Gabriele Vacis (28 febbraio - 11 marzo). Dopo l’atteso debutto in prima nazionale di The Coast of Utopia di Tom Stoppard, regia di Marco Tullio Giordana (20 marzo - 5 aprile), vedremo sul palcoscenico del Carignano Alessandro Haber in Otello di Shakespeare con la regia di Nanni Garella (17 - 22 aprile), Geppy Gleijeses e Lello Arena in Lo scarfalietto di Eduardo Scarpetta (24 aprile - 6 maggio) e il debutto in prima nazionale di Macbeth di Shakespeare, per la regia di Andrea De Rosa (15 maggio - 3 giugno).
Il programma del Teatro Gobetti è il risultato del lavoro di sinergia e di dialogo con gli artisti e le compagnie del territorio che si concretizza non solo nel progetto produttivo del Teatro Stabile, ma anche nel cartellone di ospitalità che sarà animato dagli esponenti di quello che alcuni osservatori hanno definito il “Piemonte Felix del Teatro”: il 15 novembre 2011 debutterà in prima nazionale Italoamericana di Francesco Durante, regia Davide Livermore spettacolo conclusivo della rassegna Fare gli italiani Teatro (in scena fino al 20 novembre). Seguiranno Garibaldi fufferito, progetto di Titino Carrara e Mauro Piombo (13 - 18 dicembre); Boston marriage di David Mamet, regia di Maria Paola Casorelli (10 - 15 gennaio 2012); Novecento di Alessandro Baricco, con Eugenio Allegri (17 - 22 gennaio); Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, regia Jurij Ferrini (24 - 29 gennaio). Debuttano in prima nazionale tre produzioni del Teatro Stabile: Mala polvere con Laura Curino (31 gennaio - 12 febbraio); Edipo Re di Sofocle, regia Marco Isidori (21 febbraio - 4 marzo); La bottega del caffè di Luca Scarlini da Carlo Goldoni, regia Beppe Rosso (7 marzo - 1 aprile). Il 10 aprile 2012 andrà in scena in prima nazionale Il funerale di Olivia Manescalchi, regia Giancarlo Judica Cordiglia e Olivia Manescalchi (repliche fino al 15 aprile); sempre ad aprile debutterà Madama Bovary il nuovo spettacolo del Teatro della Caduta (24 - 29 aprile). Il programma del Gobetti si chiuderà con il ritorno dello spettacolo Shakespeare/Venere e Adone di e con Valter Malosti (2 - 13 maggio).
La Cavallerizza Reale sarà la sede degli spettacoli internazionali: ospiterà infatti il debutto del progetto Fatzer Fragment realizzato dal Teatro Stabile con la Volksbühne di Berlino e gli spettacoli di Prospettiva 150 - stranieri in patria. Questo spazio sarà anche il luogo prescelto per i monologhi proposti da alcuni dei più interessanti attori italiani.
Oltre ai debutti del progetto Fatzer Fragment di Brecht e del nuovo spettacolo di Valter Malosti Un sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, andranno in scena Paolo Graziosi in Primo amore di Samuel Beckett (17 - 22 gennaio); Roberto De Francesco in Diario di un pazzo di Nikolaj Gogol (14 - 19 febbraio); Paolo Mazzarelli in Il giocatore da Fëdor Dostoevskij (21 - 26 febbraio); Maria Grazia Mandruzzato in La madre da Guido Piovene (28 febbraio - 4 marzo). Si prosegue con La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori, regia Lorenzo Loris (13 - 18 marzo) e con Elena Bucci in Regina la paura (20 - 25 marzo).
Le Fonderie Limone Moncalieri saranno dedicate agli spettacoli visionari e al tempo stesso di incantata bellezza di Torinodanza 2011, ospiteranno la trasposizione sul palcoscenico di film di successo ed infine accoglieranno la messinscena di grandi classici del teatro.
Sul palcoscenico delle Fonderie, oltre ai tre spettacoli del focus Miti di Torinodanza, debutteranno: Ambra Angiolini e Pier Giorgio Bellocchio interpreti de I pugni in tasca di Marco Bellocchio (17 - 22 gennaio 2012); Il ventaglio di Carlo Goldoni con la regia di Damiano Michieletto (7 - 12 febbraio); il nuovo spettacolo di Cesare Lievi, Il principe di Homburg di Heinrich von Kleist (6 - 11 marzo); Il segno del chimico - dialogo con Primo Levi curato e interpretato da Valter Malosti su testi di Domenico Scarpa (13 - 14 marzo); per finire con la pièce di successo internazionale The History Boys di Alan Bennett, con la regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani.
L’edizione 2011 di Torinodanza Festival - rassegna di danza italiana capace di dialogare con l’eccellenza della danza europea - rafforzerà la vocazione internazionale dello Stabile, continuando ad esplorare, dal 5 settembre al 4 dicembre, i diversi ambiti della danza contemporanea e i suoi variegati linguaggi espressivi. La rassegna, diretta da Gigi Cristoforetti, proporrà quest’anno la programmazione più visionaria di questi ultimi dieci anni di storia del festival:
immaginando che in certe invenzioni oniriche, quasi lunari, l’arte recuperi la propria funzione evocatrice: di un’altra dimensione del reale, per esempio.Torinodanza 2011 si aprirà con tre creazioni inserite nel cartellone di MITO SettembreMusica e accomunate dal titolo Miti, il primo focus dei quattro che caratterizzano la prossima edizione.
L’inaugurazione è dedicata ad un personaggio leggendario, Bartabas, che porterà in scena in Italia in esclusiva per Torinodanza Le centaure et l’animal: lo spettacolo - presentato alle Fonderie Limone di Moncalieri il 5, il 6, l’8 e il 9 settembre - nasce dall’incontro inedito tra il creatore del teatro equestre Zingaro e Ko Murobushi, sommo interprete del Butoh giapponese. Il secondo appuntamento è con Emio Greco -coreografo di fama internazionale - che il 16 e il 17 settembre presenterà, in prima assoluta, alle Fonderie Limone, La Commedia, ultima tappa del percorso di Greco e Scholten dedicato alla Divina Commedia di Dante. Il terzo appuntamento è con il coreografo Philippe Decouflé che sempre alle Limone, dal 21 al 23 settembre, porterà in scena lo spettacolo Octopus, una creazione per otto ballerini e due musicisti, realizzata in coproduzione con Torinodanza.
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