GARAMANTI URBE videoclip *fluido*
BM video production | MySpace Video ..
“360 Gradi di Musica Indipendente”, un appuntamento che ha tagliato il
traguardo della quinta stagione, proponendo, instancabilmente, novità:
intriganti, particolari. Molte volte, sconosciute ai più.
Nato come progetto nell’estate 2004, il battesimo del fuoco di “360
Gradi” risale a domenica 17 settembre dello stesso anno. Da allora ad
oggi, circa 150 tra progetti musicali, rappresentanti delle istituzioni e
operatori del settore si sono alternati con successo nei due Forum Fnac
di area torinese: discografici, registi, produttori, dj’s, fotografi, giornalisti,
organizzatori di Festival.
E soprattutto, musicisti. Vecchie glorie rock. Giovani creativi rampanti.
Eroi dell’underground culturale. Emergenti ed indipendenti. Una galleria
di personaggi che hanno rappresentato, in modo preciso, la vitalità della
scena italiana. Ed in particolare di quella piemontese.
Involontariamente, anche un modello da imitare, visto che appuntamenti
organizzati sullo stile di “360 Gradi”, in questi anni, sono fioriti in molti
spazi e luoghi d’Italia (Napoli, Firenze, Asti, Bologna e la stessa Torino),
con risultati positivi.
L’incontro di sabato 20 in FNAC Le Gru è stata l’ennesima conferma della
magia culturale di questo tipo di situazione.
Ripercorriamo l’evento, che aveva come titolo “DisIntegrazioni (note da
questo ed altri mondi)”.
Alle ore 16.30 Giulio TEDESCHI (che cura da sempre “360 Gradi”), dopo la
sigla di apertura, introduce il primo nucleo di musicisti: i GARAMANTI URBE,
che propongono vibrazioni sonore tra klezmer, zigano ed arabo.
Di seguito, il trio RAS El-HANOUT, che indirizza la bussola musicale verso
l'etno-trance.
Continuano i BARRIO v.c.f: una festa di suoni electro dance, con accenni
exotici.
Una piccola tribù artistica, quella che si è vista, scomposta in tre diverse
vesti, ma unificata da intenti simili e dal collante, creativo ed organizzativo,
di Massimiliano MAX RF Andreo, musicista e portavoce del Collettivo.
Chiusura dedicata al Jamaica-Miscela Contest (con Erik CALVO) e alle
finali regionali di PRIMO MAGGIO TUTTO L'ANNO.
In coda, fuori programma, una breve ma intesa jam-session finale che
unisce per un attimo tutti e sette i musicisti di “DisIntegrazioni”.
Presenza di pubblico notevole. Notato, tra i tanti, Luca MAZZA (di B.M
Video Produzioni), autore della colonna visuale che ha accompagnato la
performance sonora. La PR indipendente Fabiana PREGNOLATO. Diego
MANCONI del Miscela Rock Festival e Cristina PIERETTI dell'ufficio stampa
dell'associazione Miscela.
traguardo della quinta stagione, proponendo, instancabilmente, novità:
intriganti, particolari. Molte volte, sconosciute ai più.
Nato come progetto nell’estate 2004, il battesimo del fuoco di “360
Gradi” risale a domenica 17 settembre dello stesso anno. Da allora ad
oggi, circa 150 tra progetti musicali, rappresentanti delle istituzioni e
operatori del settore si sono alternati con successo nei due Forum Fnac
di area torinese: discografici, registi, produttori, dj’s, fotografi, giornalisti,
organizzatori di Festival.
E soprattutto, musicisti. Vecchie glorie rock. Giovani creativi rampanti.
Eroi dell’underground culturale. Emergenti ed indipendenti. Una galleria
di personaggi che hanno rappresentato, in modo preciso, la vitalità della
scena italiana. Ed in particolare di quella piemontese.
Involontariamente, anche un modello da imitare, visto che appuntamenti
organizzati sullo stile di “360 Gradi”, in questi anni, sono fioriti in molti
spazi e luoghi d’Italia (Napoli, Firenze, Asti, Bologna e la stessa Torino),
con risultati positivi.
L’incontro di sabato 20 in FNAC Le Gru è stata l’ennesima conferma della
magia culturale di questo tipo di situazione.
Ripercorriamo l’evento, che aveva come titolo “DisIntegrazioni (note da
questo ed altri mondi)”.
Alle ore 16.30 Giulio TEDESCHI (che cura da sempre “360 Gradi”), dopo la
sigla di apertura, introduce il primo nucleo di musicisti: i GARAMANTI URBE,
che propongono vibrazioni sonore tra klezmer, zigano ed arabo.
Di seguito, il trio RAS El-HANOUT, che indirizza la bussola musicale verso
l'etno-trance.
Continuano i BARRIO v.c.f: una festa di suoni electro dance, con accenni
exotici.
Una piccola tribù artistica, quella che si è vista, scomposta in tre diverse
vesti, ma unificata da intenti simili e dal collante, creativo ed organizzativo,
di Massimiliano MAX RF Andreo, musicista e portavoce del Collettivo.
Chiusura dedicata al Jamaica-Miscela Contest (con Erik CALVO) e alle
finali regionali di PRIMO MAGGIO TUTTO L'ANNO.
In coda, fuori programma, una breve ma intesa jam-session finale che
unisce per un attimo tutti e sette i musicisti di “DisIntegrazioni”.
Presenza di pubblico notevole. Notato, tra i tanti, Luca MAZZA (di B.M
Video Produzioni), autore della colonna visuale che ha accompagnato la
performance sonora. La PR indipendente Fabiana PREGNOLATO. Diego
MANCONI del Miscela Rock Festival e Cristina PIERETTI dell'ufficio stampa
dell'associazione Miscela.