Trieste Film Festival edizione 2011

Trieste Film Festival edizione numero 22

Giornalista appassionato. Di cinema, ma anche di Torino e della sua vitalità.


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Torna, dal 20 al 26 gennaio 2011, il Trieste Film Festival: al Teatro Miela e al cinema Ariston la ventiduesima edizione della rassegna diretta da Annamaria Percavassi conserva le ricche sezioni dedicate ai concorsi (lungometraggi, cortometraggi, documentari), dando spazio come sempre ad omaggi, retrospettive, incontri.

Si parte con la presenza, a Trieste, di un premio Oscar: sarà infatti Danis Tanović (che vinse la statuetta nel 2002 con No man's land) ad inaugurare il festival, presentando ill suo Cirkus Columbia, con cui torna in Jugoslavia nei giorni precedenti la guerra del '91, raccontando una storia di solitudine e amicizia, tratta dall'omonimo esordio letterario del giornalista croato Ivica Ðikić.

L'attore principale del film è Miki Manojlović, celebre volto dei film di Kusturica e Paskaljević; al suo fianco, Mira Furlan, una delle più note attrici della ex-Jugoslavia, conosciuta al grande pubblico per i ruoli interpretati nelle serie televisive Lost e Babylon 5.

A chiudere il festival, il 26 gennaio, l'ultima opera del geniale regista georgiano Otar Iosseliani, presentata con successo al festival di Cannes: Chantapras è una favola autobiografica divisa tra la Georgia e Parigi, tra il presente e il passato, dove il cineasta compare anche come attore.

Un "ritratto collettivo di cineasti", lo definisce Iosseliani stesso, che coinvolge Paradjanov, Tarkovski, Panfilov, in contrapposizione ai cineasti vicini al regime.

Tra le novità di quest'anno, il Premio Corso Salani. L'Associazione Corso Salani ha deciso di istituire un premio intitolato alla memoria del cineasta (prematuramente scomparso nel giugno scorso) che più di ogni altro in questi anni ha saputo creare un cinema straordinariamente innovativo coniugato a un modello di indipendenza esemplare rispetto a ogni esigenza di "mercato".

Nello spirito del lavoro di Salani si attribuiranno 10.000 euro ad uno fra i "work in progress" di 5 filmaker indipendenti italiani, al fine di contribuire concretamente al completamento del progetto medesimo.

I 5 finalisti del Premio Salani sono LASCIANDO LA BAIA DEL RE, di Claudia Cipriani; MANGA KISSA di Titta Raccagni; PALAZZO DELLE AQUILE di Stefano Savona, Alessia Porto, Ester Sparatore; PORTRAITS DE VILLES - MILANO PORTA VENEZIA di Gabriele di Munzio; SESSIONI DI PRIMAVERA - ANTIGONE di Andrea Caccia.

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Le 3 sezioni competitive del festival come ogni anno cercheranno di documentare e interpretare i segnali di tendenza più originali provenienti dai paesi dell'Europa centro-orientale, e i premi saranno attribuiti (novità del 2011) dal pubblico.

Nel ricco Concorso Internazionale Lungometraggi, tutti in anteprima italiana, c'è AURORA di Cristi Puiu, visto all'ultimo festival Cannes nella sezione Un Certain Regard. Puiu (il cui THE DEATH OF MR LAZARESCU vinse 5 anni fa il Premio Trieste, e sempre presente in concorso con tutti i suoi film) con AURORA segue il vagabondare di Viorel, ingegnere metallurgico quarantenne, divorziato e padre di due bimbe, durante l'iter di preparativi per un assassinio feroce.

BESA è il film di un veterano della storia del cinema dell'ex-Yugoslavia, Srđan Karanović (il suo SJAJ U OCIMA - SGUARDI D'AMORE era stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2003), interpretato da Miki Manojlović. Un maestro di scuola va al fronte (siamo agli albori della Prima Guerra Mondiale) e affida la giovane moglie slovena, che rimane sola nella piccola scuola di paese, al bidello/custode albanese e analfabeta che gli giura fedeltà ("besa" in albanese è un patto che si deve perseguire a costo della vita). Il film indaga la convivenza forzata tra i due -diversi per cultura ed estrazione sociale, ma entrambi europei- mentre in lontananza si intravede la guerra.

In TILVA ROŠ (TILVA ROSH) di Nikola Ležaić viene tratteggiata la vita di un gruppo di skaters, che nel film interpretano loro stessi, in una zona depressa della Serbia ora al centro di lotte di minatori. Le serie tv Jackass e Dirty Sanchez, film "maledetti" come Gummo e My Own Private Idaho (Belli e dannati), musica indie, sono i riferimenti visivi e musicali per il film che ha vinto l'ultimo festival di Sarajevo.

Fra i 17 cortometraggi selezionati a concorrere per il Premio Mediterraneo Cinema si segnalano gli italiani RITA di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, già selezionato a Cannes, e STORIA DI NESSUNO di Manfredi Lucibello, protagonista un inquietante Luciano Manzalini (del duo 'Gemelli Ruggeri') nel ruolo di un sicario che passa indenne attraverso gli avvenimenti che hanno segnato l'Italia di ieri e oggi.

Verrà inoltre presentato, sempre in competizione, HANOI-WARSZAWA (HANOI-VARSAVIA/ HANOI-WARSAW) di Katarzyna Klimkiewicz, Polonia, Miglior cortometraggio ai recenti European Film Awards 2010.

Tra gli eventi speciali di questa edizione, GADKIJ UTENOK (IL BRUTTO ANATROCCOLO/ THE UGLY DUCKLING), la fiaba di Andersen e le musiche di Čajkovskij per un grande film d'animazione russo la cui lavorazione è durata 6 anni, diretto da Garri Bardin (Palma d'oro per il miglior film d'animazione a Cannes nel 1988 per VYKRUTASY).

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