Il Comune di Torino ha deciso: per tre anni non potranno aprire altri bar e locali nelle aree di piazza Vittorio, Quadrilatero romano e corso Moncalieri.
E’ stato approvato il provvedimento che racchiude tutte le disposizioni comunali (quattro delibere approvate lo scorso anno dalla Giunta) in merito ai criteri per l’apertura di bar e ristoranti, in attuazione della deliba del febbraio 2010, con cui la Regione dettava gli “Indirizzi generali e i criteri regionali per l’insediamento delle attività di somministrazione di alimenti e bevande”.
Il documento, predisposto dalla divisione Commercio, oltre a offrire un unico testo di consultazione ai cittadini e agli addetti ai lavori, contiene diverse novità.
Sono state individuate infatti alcune zone della città dove – nel prossimo triennio – non sarà possibile aprire esercizi pubblici: piazza Vittorio Veneto e l’area limitrofa; l’area del Quadrilatero romano; corso Moncalieri da piazza Zara a pizza Gran Madre di Dio.
La delibera conferma che l’apertura di un pubblico esercizio deve rispettare le norme sull’inquinamento acustico, le leggi urbanistiche, sull’edilizia e i vincoli paesaggistico- ambientali; aggiunge che per gli esercizi con superficie superiore a 250 mq è necessaria una valutazione di impatto sulla viabilità.
L’apertura di bar e ristoranti, come già previsto nei precedenti provvedimenti, è subordinata anche alla disponibilità di parcheggi, che l’esercente deve reperire su aree private.
Nel caso in cui non sia possibile, si deve fare fronte con la monetizzazione.
Nel provvedimento contenute le tabelle con gli esempi di calcolo per quantificare il fabbisogno dei parcheggi e gli importi relativi alla monetizzazione.
Il Consiglio Comunale si pronuncerà entro il prossimo anno sulle norme da applicare su orari e dehor, quando negli stessi locali l’attività di somministrazione coesista con altro esercizio (bar e libreria o bar e tabaccheria).
Una curiosità: dal provvedimento approvato dalla Giunta rimane fuori la sempre più viva San Salvario, dove prima della fine dell’anno aprirannno tanti altri locali e bar.
Fonte: http://www.torinotoday.it