Torino (Domenica 25 2011) il raduno del volontariato “Non c’è futuro senza solidarietà”

 Autore Alex

Il capoluogo piemontese sarà capitale dell’«Italia solidale».
Domenica 25 il momento clou dell’evento: dal palco allestito in piazza San Carlo Fabrizio Frizzi racconterà storie di solidarietà.
«Non c’è futuro senza solidarietà»: è lo slogan del raduno nazionale del volontariato e del non profit italiano in programma a Torino dal 24 al 26 giugno, nell’ambito di Esperienza Italia 150.
È la prima volta nella storia che il Terzo settore al completo si presenta sotto un unico simbolo, quello del «Comitato 2011 – Unità dell’Italia solidale», composto da 11 soci promotori tra cui il Forum Nazionale del Terzo Settore (80 organizzazioni per 94 mila sedi territoriali) e la Consulta Nazionale del Volontariato.
Il momento clou della tre giorni sarà domenica 25 giugno in piazza San Carlo con un evento presentato da Fabrizio Frizzi in cui verranno raccontate 40 storie di solidarietà selezionate dagli organizzatori, con intermezzi musicali a cura dell’orchestra di Paolo Belli e del Laboratorio del Suono del Sermig.
Tra i partecipanti, Valentino Castellani, ex sindaco di Torino e presidente del Comitato Organizzatore di Torino 2006, Pierluigi Dovis, direttore della Caritas Diocesana di Torino, Suor Giuliana Galli, vicepresidente della Compagnia di San Paolo, ed Ernesto Olivero del Sermig.
Durante la presentazione del Raduno è stato reso noto che il capoluogo piemontese ospiterà il nuovo «Museo diffuso del sociale» che il Comitato 2011 lancerà proprio in occasione del raduno nazionale.
«Si tratta – sottolinea Gianfranco Cattai, coordinatore del Comitato 2011 – di un luogo fisico ma anche virtuale capace di valorizzare il patrimonio distribuito sul territorio nazionale, ma anche un sistema di reti, di realtà e di storie con cui entrare in contatto per recuperare le buone pratiche e le identità del mondo non profit».
«Per costruire una società più equa e più giusta serve solidarietà, altrimenti non c’è futuro – aggiunge Cattai – a Torino testimonieremo come il nostro mondo abbia portato all’unità dell’Italia solidale.
Molte organizzazioni sono nate con lo stato unitario, hanno contribuito realizzarlo, a farlo crescere e oggi, insieme alle associazioni più ’giovanì, intendono ribadire idee, valori, obiettivi e tradizione storica. Abbiamo scelto Torino per la ricorrenza dei 150 anni e per celebrare l’Anno europeo del volontariato».
«Il sociale – rileva Elide Tisi, assessore comunale di Torino al Welfare e alle Politiche sociali – ha contribuito a costruire gli italiani, ha fatto sì che le persone iniziassero a vivere insieme.
Bisogna evitare che le persone entrino in situazioni di marginalità, per questo bisogna continuare a investire e innovare in questo settore. Torino può diventare la capitale della solidarietà».
Fonte: http://www3.lastampa.it