I luoghi dove si realizzano le iniziative del Festival sono: Avigliana, Biella, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Moncalieri, None, Pinerolo, Racconigi, Rivalta, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Torino.
L’Ordine degli Architetti e la sua Fondazione sono impegnati da tempo nella promozione dell’architettura come espressione culturale essenziale dell'identità di ogni paese, che riveste interesse pubblico e costituisce un patrimonio della comunità -ha detto Riccardo Bedrone presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Torino-. Negli ultimi anni, attraverso attività di incontro, esposizioni e iniziative editoriali, a livello locale e internazionale, abbiamo consolidato il ruolo di interlocutori originali, competenti e affidabili sui temi vasti della cultura del progetto, inserendoci in reti specifiche di riferimento disciplinare e contemporaneamente ricercando contatti e collaborazioni di valore trasversale. Per questa occasione abbiamo scelto la tipologia del Festival convinti che la trasversalità delle discipline in dialogo con l’architettura costituisca un approccio valido e flessibile, che può spaziare da proposte divulgative ad approfondimenti specifici e coinvolgere dunque un pubblico molto vasto, che troverà moltissimi eventi per soddisfare la sua curiosità generale o conoscenze specifiche. Abbiamo in calendario un’ampia offerta di iniziative su registri diversi concentrate soprattutto nel tardo pomeriggio-sera per favorire una maggiore e migliore fruibilità dato il periodo estivo.Carlo Novarino presidente della Fondazione Ordine Architetti di Torino ha sottolineato come la decisione di attivare un Festival in tempi di crisi economica, che colpisce anche e profondamente la cultura, sia stato di fatto un messaggio vincente che ha ottenuto immediato consenso e in brevissimo tempo una risposta massiccia e di alta qualità.
Prendendo atto di un contesto generale che vede l’economia delle attività culturali ridotta di semestre in semestre, l’Ordine e la Fondazione OAT hanno proposto agli enti e ai soggetti che producono cultura sul territorio di stringere accordi di collaborazione strategica, in grado di assicurare informazione costante sulle attività in corso e di ottimizzare le risorse economiche, strumentali, creative e di comunicazione. Fatto che si è concretizzato e che siamo convinti possa ripetersi il prossimo anno, sperando in maggiori risorse per tutto il mondo culturale.Le iniziative sono numerose e quelle organizzate direttamente da Ordine Architetti e Fondazione OAT sono due.
- La prima è la mostra fotografica "3xcinquanta=1" dedicata all’architettura dell’Unità di Italia (1861) e delle due celebrazioni dei successivi cinquantenari (1911, 1961) a Torino (via Teofilo Rossi, a cura di Cristiana Chiorino e Mauro Volpiano) che inaugura il 13 luglio alle 12 aprendo ufficialmente il Festival “Architettura in Città”. È la terza volta che si propone una mostra in piazza per permettere ad un vasto pubblico di avvicinarsi e comprendere l’architettura della nostra città e della provincia (Architetture Rivelate 2009; L’eredità del Moderno 2010).
Attraverso le fotografie d’epoca delle architetture più significative si ripercorrono le date simboliche delle celebrazioni torinesi dell’Unità (1861, 1911, 1961) in un modo efficace per capire come la città abbia affrontato le sfide del cambiamento, costruendo progressivamente una nuova immagine di sé, senza disconoscere il rapporto con la sua memoria risorgimentale. L’esposizione racconta questi momenti, il 1861, quando Torino, scelta capitale del Regno, si andava dotando degli interventi urbanistici, infrastrutturali, architettonici che le avrebbero permesso di diventare una città contemporanea con l’aggiornamento delle sue infrastrutture, dei monumenti, il ridisegno urbanistico (la stazione di Porta Nuova, le Carceri Nuove); le celebrazioni del 1911 e il tripudio di architetture storiciste sulle rive del Po a segnalare lo sguardo della città verso il fiume, la realizzazione del Parco del Valentino, nuove trasformazioni urbanistiche; infine il 1961 e le celebrazioni delle “magnifiche sorti e progressive” rappresentate a Torino dalla bonifica di alcune zone periferiche e dalla realizzazione del quartiere di Italia61 e l’apertura di nuovi cantieri, l’edificazione del Palazzo del Lavoro e del Palazzo a Vela, che costituiscono un’icona duratura -e un’eredità complessa- di quell’ambizione alla modernità e al riconoscimento internazionale dell’Italia propria degli anni del decollo economico e industriale del paese. - La seconda proposta di OAT e Fondazione OAT è a cura di taomag.it e chiude il Festival il 17 luglio alle 21 a Palazzo Bertalazone di San Fermo in via san Francesco d’Assisi 14, svelando di fatto il tema che ha costituito il filo conduttore di tutte le iniziative: “Dove finisce la città” è un’iniziativa multidisciplinare a più livelli di comunicazione e di contenuti per indagare attraverso l'intervento di scrittori, registi, fotografi e architetti qual è il limite fisico della città e quale sarà il suo futuro. I diversi ambiti disciplinari che hanno risposto alla domanda “dove finisce la città?” (musica, letteratura, fotografia con un concorso fotografico, cinema, fumetto) hanno rappresentato tappe di avvicinamento e di approfondimento ai temi del Festival sul blog magazine www.taomag.it in collaborazione con il Circolo dei Lettori.
Le fotografie del concorso di taomag.it e la proiezione della selezione video curata da Image Archive di Firenze, entrambi inseriti nell’evento “Dove finisce la città”, saranno visibili dal 13 al 17 luglio presso la “casa” del Festival che per l’occasione sarà il seicentesco Palazzo Bertalazone di San fermo in via San Francesco d’Assisi 14, che accoglierà l’infopoint in cui troveranno spazio attività di informazione e ospitalità di alcune iniziative in calendario.
Tra le moltissime iniziative in calendario, il Museo Regionale di Scienze Naturali ospita due mostre di architettura: l’una, a cura di Gi.Arch. Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani con l’associazione Giovani Architetti Torino, espone Progetti di giovani architetti italiani under40, l’altra, Global Award for Sustainable Architecture, raccolta dei progetti vincitori del premio internazionale promosso da LOCUS Fund e dalla Cité de l’Architecture et du Patrimoine di Parigi, portata a Torino dalla rivista The Plan.
Nei giorni del Festival si conclude, con un incontro sul processo di trasformazione del Deposito tabacchi di Tortona, la grande mostra dedicata a Pier Luigi Nervi, in corso a Torino Esposizioni, alle cui opere è anche dedicato un itinerario guidato a cura di Urban Center Metropolitano (su autobus a due piani realizzato in occasione di Italia ’61). Dedicata a un altro grande maestro dell’architettura del Novecento è la visita guidata che il Comune di San Mauro e Burgo Group propongono al celebratissimo centro direzionale Burgo a firma dell’architetto brasiliano ultracentenario Oscar Niemeyer.
Al Cortile del Maglio si svolgeranno i due incontri organizzati rispettivamente da GAI associazione giovani artisti italiani e Bjcem associazione internazionale per la biennale dei giovani creativi dell’Europa e del Mediterraneo, a conferma della grande attenzione del Festival verso una nuova generazione di progettisti, coinvolti anche grazie alle proposte di numerose associazioni tra cui, oltre a quelle già citate, Turn comunità di designer di Torino.
Da segnalare anche la partecipazione entusiasta di enti di formazione che organizzano incontri, workshop e mostre: il Politecnico di Torino con le Facoltà di Architettura, IAAD e Accademia Albertina di Belle Arti, che hanno concentrato il loro sguardo sul rapporto tra rigenerazione urbana, periferie, spazio pubblico e arte.
Dedicati al tema spazio pubblico anche l’incontro curato sabato 16 luglio da Fondazione Fitzcarraldo (Più arte e più design = più qualità dello spazio pubblico?) e quello a cura di a.titolo e Casartarc nell’ambito di Situa.to sul progetto d’arte pubblica “Il sipario del villaggio Fiat” a Settimo Torinese. A Biella Cittadellarte traccia la prima pagina di un “atlante dell’artecittà”, sul rapporto tra pratiche artistiche e contesti urbani con la XIV edizione di “Arte al centro di una trasformazione sociale responsabile 2011”.
Con grande soddisfazione il calendario di “Architettura in Città” ospita la conferenza "Frédéric Flamand: tra danza e architettura" (a cura di TorinoDanza, il 14 luglio alle 18.30 a Palazzo Bertalazone di San Fermo). L’intervento del direttore del Balletto Nazionale di Marsiglia, condotto da Carlo Orsini (Rolling Stone Magazine Italia), verterà sulle collaborazioni di Flamand con gli architetti Jean Nouvel, Zaha Hadid, Thom Mayne, Diller+Scofidio, Dominique Perrault, Ai Weiwei e con i designer brasiliani i Fratelli Campana, a mostrare il legame tra architettura, scenografia e coreografia.
Anche il teatro propone momenti molto interessanti: La Fondazione Teatro Europa / Teatro a Corte inserisce nel programma 4 repliche dello spettacolo “Moscow”, ritratto di città a cura del collettivo fiammingo “Berlin” che avrà luogo all’interno di un tendone da circo del diametro di quindici metri in piazzetta Reale. A Grugliasco la compagnia francese Ascendanse di Guillestre si esibirà in uno spettacolo di danza verticale ed equilibrismo (14 luglio, Città della Conciliazione).
Molte iniziative raccontano trasformazioni urbane recenti o prossime: è il caso degli appuntamenti curati dall’Ente Parco del Po torinese (seminario e passeggiata) dedicati al Po dei Laghi e al progetto della ciclostrada di 82 km del Canale Cavour, degli itinerari storico-naturalistici a Rivalta e ad Avigliana (oltre alle mostre sui recenti risultati dei concorsi di idee e di progettazione nelle aree OMA Chimica a Rivalta e Area Riva a Avigliana), degli incontri su Grugliasco futura (con la mostra Officine del paesaggio) e sul ruolo di porta sud di accesso all’area metropolitana di Torino del Castello di Moncalieri, della mostra della campagna fotografica dedicata a Spina 3 commissionata a un urbanista e a 4 fotografi dall’Unione Culturale Antonicelli.
Tra le iniziative che coinvolgono la cittadinanza in modo informale, in piazza, per le strade, la notte bianca in Campidoglio e il MAU Museo di Arte Urbana che organizza il 15 luglio “Rocciamelone Arts and Crafts by night”: mostre, aperitivi, concerti presso gallerie e studi di artista, studi di architettura, botteghe artigianali e locali pubblici.
Collaborazione molto interessante è quella che si è instaurata con Fondazione Contrada Torino, Associazione Empirica e Magmaprogetti per il progetto urbano temporaneo Global warming Local Cooling Boscovittorio: in concomitanza con i giorni del Festival piazza Vittorio si trasformerà, per sei giorni, in bosco, con prato e alberi, arredi e attrezzature per la fruizione del verde e un programma fitto di iniziative volte alla sensibilizzazione e al coinvolgimento della cittadinanza sui temi dello sviluppo urbano sostenibile.
Dedicate al pubblico degli adulti e dei bambini sono le attività del PAV Parco Arte Vivente (con il laboratorio ZUT, Zona Urbana in Trasformazione e la passeggiata collettiva Let’s talk on our way) e Skyline, grande azione di pittura collettiva per configurare un inedito e rinnovato sguardo sulla città proposta dal Castello di Rivoli Museo di Arte contemporanea.
Per il cinema si segnala la minirassegna “Cinema e Architettura” proposta dal Museo Nazionale del Cinema (15 luglio dalle 20,30 Cinema Massimo Sala Tre) con la proiezione consecutiva di “Le mani sulla città” di Franco Rosi (Italia 1963, 105’, b/n) e di “Frank Gehry - Creatore di sogni” di Sidney Pollack (USA 2005, 83’, col.).
La rassegna cinematografica Up(stairs) curata dall’associazione Franti - Nisi Masa Italia propone invece proiezione e ouverture musicale nell’insolita location della terrazza della sede del FAI in via Francesco Dellala a Torino.
Spazio anche al design, con le iniziative del progetto DEGUCRÈ a cura del Museo del Design Galliano Habitat (mostra collettiva Segni cittadini nella sede di Torino e l’open day della sede di None) e di Domori srl che propone workshop per adulti e famiglie sul design del cioccolato.
L’aperitivo architettonico “Spazio al gusto” (Zeroundicipiù e Casartarc il 15 luglio alle 18.00 Facoltà di Biotecnologie) propone una nuova modalità di fruire l’architettura attraverso un menu frutto dell’interpretazione dell’edificio da parte del cuoco.
E ancora gli “assaggi carloalbertini” nel parco del Castello di Racconigi fanno da corollario a “Progetti eccentrici”, incontro dedicato al nuovo shop del Castello, raro esempio di “neo-neogotico”.
Conclude questa lunga panoramica il ricco contributo portato al Festival da Urban Center Metropolitano, con due speciali visite guidate a cantieri in città (il discusso grattacielo Intesa Sanpaolo e l’innovativa Residenza 25 verde in via Chiabrera) e l’inaugurazione della nuova sede aperta al pubblico di UCM in piazza Palazzo di Città con la presentazione del volume “Torino contemporanea. Guida alle architetture”, che raccoglie i cento più significativi interventi realizzati a Torino e nell’area metropolitana negli ultimi trent’anni.
Tutti gli eventi sono aperti al pubblico (alcuni a pagamento) e quelli organizzati direttamente dall’Ordine e dalla Fondazione OAT sono gratuiti.
Info sul calendario
tel 011.5360.512 / 515
email staff.fondazione.oato@awn.it