Segnali artistici a Torino: l'autore è Clet Abraham |
Scritto da Redazione Però | |
Martedì 07 Giugno 2011 13:07 | |
I segnali stradali ad alto contenuto artistico che da qualche settimana sono stati notati a Torino, non sono il frutto della fantasia di qualche giovane torinese. Al contrario è un artista conosciuto, già intervistato da grandi giornali per il suo lavoro, ad aver firmato l'originale "esposizione" en plein air. Si tratta di Clet Abraham, come spiega Flavio Coraglia sul suo blog. Un francese che dal '90 ha abbandonato il suo paese per trasferirsi da questa parte delle Alpi. E non è soltanto nel nostro capoluogo che l'artista s'è dato da fare: anche la segnaletica di Firenze, Roma, Bologna e Lucca ha beneficiato dei ritocchi tra il sacro e il profano di Abraham. Dice l'artista, intervistato dal Corriere della Sera: “lo spazio urbano deve farsi reversibile, aggiungere significati a quelli originari, orientare altri e nuovi gradi di lettura” . E poi: “I cartelli sono ovunque nei centri storici, deturpando la vista di monumenti e palazzi antichi”. A parte le giustificazioni moralistiche, vagamente inopportune (che si fa, s'aboliscono i cartelli stradali nei centri storici?) resta la grande curiosità destata e il probabile valore artistico che queste opere rivestono. Pittore e scultore francese, Abraham all’inizio degli anni ’90 decide di lasciare la Francia per trasferirsi in Italia. Comincia così il suo pellegrinaggio nel “bel paese”, prima Roma e dopo Bologna, che nel 2006 si conclude a Firenze dove oggi risiede e lavora. Sarà forse in questo suo lungo viaggio che Abraham si è imbattuto nell’imponente quantità di segnali stradali presenti nel nostro paese. Come egli stesso ha affermato: “Sempre più invaso dalla segnaletica stradale, lo spazio urbano deve farsi reversibile, aggiungere significati a quelli originari, orientare altri e nuovi gradi di lettura“. |